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Codice Immobile: 5421111
€190,000.00
Dimensione: 198  Dimensione Piano: terra e uno  Locali: 6 Camere da letto: 4 Bagni: 2 Garage: no Anno di costruzione: 1982 Classe energetica: in corso Tipo di struttura: Casa semindipendente arredata parzialmente Codice Postale: 13845

VENDESI Casa semi-indipendente  in località Ronco Biellese, di recente ristrutturazione con infissi in doppio vetro e zanzariere molto luminosa e panoramica. La casa è così composta: 1)  al piano terra angolo cottura, sala pranzo con affaccio su balcone, bagno, una camera da letto matrimoniale; 2) al piano primo collegato da scala interna ampio soggiorno con sbocco su bel terrazzo panoramico dal quale si gode una ottima vista sulle Alpi Biellesi e sulla pianura Piemontese, corredano un bagno, due camere  da letto  uno studiolo o stireria. L’immobile è dotato di posto auto davanti casa, un  box auto singolo a 200 metri dall’abitazione. Il riscaldamento è  autonomo a gas metano con caldaia recente a condensazione, ulteriore riscaldamento con idro stufa a pellet di 30 KW collegata a termosifoni con bypass.

La località di RONCO BIELLESE è conosciuta  per la bellezza naturale dei paesaggi di collina sovrastante la città di Biella ma  anche per il profumo di storia che vi si respira. Fin dall’epoca medievale, appartenne ai vescovi di Vercelli fino all’arrivo dei Savoia (1379) che diedero il paese  al feudatario Gottofredo di Buronzo col titolo di Signore (XV-XVI secolo). Nel 1620 Carlo Emanuele I  di Savoia donò Ronco e Zumaglia a Pietro d’Albier a cui conferì il titolo di Conte. Il feudo passò, successivamente, nelle mani di Caterina Chiambò, di Anna Margherita Buneo, del senatore Guglielmo Leone (1671). Quest’ultimo, avendo ottenuto il titolo di Conte di Ronco e di Zumaglia, nel 1736 vendette Ronco a Carlo Francesco Avogadro, signore di Cerreto. Alla fine del XVIII secolo, Ronco, sotto la scia della rivoluzione, si proclamò Comune autonomo. Durante gli anni della Seconda guerra mondiale, a causa di uno scontro tra partigiani e nazifascisti, con perdite da parte di questi ultimi, portò ad una violenta rappresaglia il 27 agosto 1944. In questa data molte case vennero bruciate e venne fucilato barbaramente nella piazza il barbiere del paese, scambiato per un militante partigiano. Inoltre due partigiani “garibaldini” vennero uccisi nel centro del paese.

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